Accade un giorno, per caso, che la vita decida di scaraventarti dentro una delle emozioni più odiate: la vergogna. E, di solito, porta una cara amica con sé: la paura. Cerchi di fare finta di nulla ma gli occhi degli altri sono uno specchio sempre presente. Vorresti sparire da chi ti osserva. Vorresti che non avessero i tuoi pensieri ma è inevitabile: lo vedono tutti. C’è chi fa finta di nulla e chi non riesce a nascondere il disappunto. Quelle terribili espressioni che nascono spontanee, puntano il dito proprio contro di te. Poi ci sono le persone che ti affrontano direttamente e tu non sai cosa dire. Così inventi scuse, che sai benissimo non funzioneranno. Sono solo un sedativo momentaneo alla voglia di essere invisibile.
Passa un anno, due, tre, quattro. Pensi che tutto si sia calmato e che tutti ti vedano come prima. Tu no. Tu vedi ancora, perché non è mai sparita quella lettera scarlatta. Vedi solo la metà di te. L’altra la cerchi ma non la trovi mai. Tristezza e disperazione. Nessuno, però, potrebbe capire. Così fai ancora finta di nulla e ti permetti le emozioni da sola, a casa. Una amica, rivista dopo 8 anni, scoperchia quel vaso di Pandora. Ti osserva come se non ti riconoscesse. La cosa peggiore è che non dice nulla. Tu capisci e sai. Di nuovo sprofondi. E comprendi che è ancora lì. Non è mai andata via. La vergogna ti guarda e sorride. La paura torna e suonano gli allarmi interni. Mille scenari apocalittici di disastri inimmaginabili.
Capisci che non avrai mai il controllo di questa cosa. Senti la protesta di voler trovare una soluzione. In tanti anni, il mondo ti ha chiuso spesso la porta, facendoti credere di dover sposare la rassegnazione. Non sei ancora pronta per questo. Anche se il cuore va a mille all’ora, decidi un’ultima volta. Ti dici che un essere umano non può averti rovinato la serenità per sempre. Ti dici anche che, nel mondo, può essercene un altro che potrà aiutarti. Sperando che non sia peggio del primo. Sembra di essere nelle mani del fato. Ma non ti sta bene. Tu vuoi decidere. Anche se devi fare i conti con la tua maledetta paura per poter, di nuovo, riconoscere e ritrovare te stessa.