La novità: posso cambiare.

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La novità: posso cambiare.


Ho cercato per tutta la vita di essere sufficientemente brava, sufficientemente carina, sufficientemente seduttiva, sufficientemente amicale, sufficientemente cattiva, sufficientemente nascosta e così via.
“sufficientemente” è la zona di comfort entro la quale riesco a vivere: non richiede un impegno focalizzato ma espanso e generico. Protegge da una esposizione e da un giudizio altrui più potente e allargato.
Ti fa apparire come ciò che è buono, nonostante qualche ombra. Ti fa entrare ed uscire dalla vita, dalle relazioni e dal mondo senza troppo senso di colpa, senza troppa aspettativa. Sembra tutto perfetto e invece non lo è. Diventa la gabbia entro la quale non posso essere qualcos’altro o qualcun altro. Nel momento in cui creo il personaggio ed il copione, ne rimango preda. È come seguire una serie TV e, ad un certo punto, modificano o sostituiscono il personaggio preferito . È un dramma, creerà rabbia, frustrazione, delusione in chi era abituato in un altro modo.
Poi accade che, nonostante la vita sembra mi remi contro e tutto mi dice di lasciar perdere, io comincio a insistere. Aiuto! Arriva il primo ostacolo: lo butto giù, nonostante la paura superstiziosa che, se qualcosa mi dice di non fare, forse dovrei fermarmi. Arriva il secondo ostacolo: comincia l’inquietudine. C’è qualcosa dentro di me che mi dice di andare avanti e di fidarmi di quello che voglio fare. Mi dice di prendermi la responsabilità anche se è possibile che si possa trasformare in colpa. Almeno, la colpa, non sarà di qualcun altro. Così proseguo e arrivo al terzo ostacolo: passo settimane, mesi di ansia ma qualcosa mi dice ancora di avanzare. Lo faccio. mi trovo faccia a faccia con la mia decisione: in quel momento c’è il bivio. Arriva una cosa molto importante, non calcolata: non sono sola, non devo farlo da sola, c’è qualcuno che ha deciso di starmi vicino, talmente vicino che posso lasciarmi andare almeno un po’ e scegliere una delle due strade. Sento che andrò bene lo stesso perché andavo già comunque bene, così mi viene detto, rassicurandomi. Sento che sono libera perché non ci sono aspettative ma solo amore e quello sguardo è chiaro, limpido, e innamorato . Sento la cura, l’accudimento e la Protezione. Mi sento più forte, mi sento più sicura, sento che posso essere presa per mano, mentre l’altra è la mia.
Allora, attraverso la paura e rimango in attesa e mi accorgo che non c’è un bivio. Lo vedevo solo io. Non vedevo me stessa. Mi ero persa. Oggi mi guardo e sono diversa. Mi piace questa cosa. mi piace perché ad oggi voglio tenere gli sguardi degli altri, ai quali starò di fronte sorridendo. Sto imparando che, se per me va bene così, non c’è bisogno di cercare altro.

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