È così che una persona può cambiare. Scoprendo il perché vive e pensa a quell’evento in quel modo. Che cosa è accaduto, nella tua vita, per perdere una magia infantile, una cosa così innocua, che dà gioia, che unisce, che permette di sentire la vicinanza di chi ci vuole bene?.
Riportiamo qualche situazione: ci sono, per esempio, storie tristi, che non somigliano per nulla a ciò che ho appena descritto. Molte persone, sanno chiaramente chi ha scippato loro il Natale e perché. Alcuni non lo hanno mai vissuto, per altri erano giorni di tensione, di costrizione, di assenze, di giochi aperti ma mai utilizzati per volere di qualche familiare stronzo.
C’era il dovere di “stare”, di sorridere, di abbracciare, di baciare, solo per compiacere parenti serpenti e concludere lo show. Invasioni interne ed esterne non di poco conto. Mancavano sorrisi, armonia, cibo, regali….
Per altri era un giorno come un altro , vivendo il pieno contrasto con la felicità altrui.
Potrei raccontarne tante, dopo 25 anni di lavoro (purtroppo).
Tanti Piccoli grinch che hanno odiato e/o abbandonato il natale invece che allontanare chi non c’è stato o chi lo ha rubato.
Allora riprendiamocelo, sto Natale!
Creiamolo come vogliamo noi. Pensiamo alle leggende, alle favole, alla magia e anche ai regali. Il nostro bambino interno sta aspettando e ci sta dicendo che non è mai troppo tardi per abbracciare e sciogliere il nostro grinch, traumatizzato e depresso da una adultità familiare deleteria ma ormai lontana. Possiamo aiutarci cominciando per qualcun altro: un figlio, un altro bimbo, un evento, una persona che vogliamo vedere sorridere e così via. Avverrà di sicuro il Contagio Emotivo positivo, se solo ci daremo il tempo di provarlo.
Il natale non è la pubblicità: è ciò che possiamo creare dentro di noi per trasformarlo, finalmente, in realtà.