Psicoterapia

PSICOTERAPIA CENTRATA SULLA PERSONA (Carl Rogers)

L’intervento di psicoterapia va inquadrato in una connotazione aspecifica che è il “clima facilitante” caldo e sicuro della relazione. La terapia è vista come una possibilità esistenziale spesso unica nella vita di una persona, che deve permettere di effettuare il processo di autoconoscenza e autorealizzazione in condizioni ottimali di sicurezza e libertà. Il clima facilitante sta probabilmente alla base di ciò che potremmo chiamare, con Alexander, esperienza emozionale correttiva, in cui il cliente impara ad applicare a se stesso la medesima positiva e sollecita attenzione che il terapeuta ha nei suoi confronti. All’interno di questa relazione tre specifici elementi presenti nel terapeuta determinano l’efficacia dell’intervento: l’accettazione positiva incondizionata, l’empatia e la congruenza.

La prima condizione è l’opposto dell’atteggiamento di valutazione condizionata presumibilmente applicato, a suo tempo, dai genitori. Essa è necessaria per lasciare all’individuo, rispetto a ciò che va emergendo durante la terapia, la libertà di scelta che lo conferma soggetto; si tratta dell’unica vera garanzia di un cambiamento stabile e fondato perché ancorato all’unicità dell’esperienza.

La seconda condizione è la comprensione empatica: sentire il mondo personale del cliente “come se” fosse nostro, senza però mai giungere alla totale identificazione ed essere capace di trasporlo e rimandarlo a livello verbale. Duplice è la funzione di questa modalità terapeutica: da un lato fa sì che il cliente si senta compreso fino in fondo, e qui ci vengono in mente le parole di Buber (1951): «L’uomo desidera venire confermato nel suo essere da un altro uomo e desidera avere una presenza nell’essere dell’altro. Gli uomini hanno bisogno di conferma proprio perché sono tali»; dall’altro, simbolizzando correttamente ciò che, momento per momento, è presente nel campo esperienziale, contribuisce al primario obiettivo di aumento della congruenza. Da ciò, secondo Rogers, deriva l’importanza che il cliente annette all’esattezza delle simbolizzazioni: egli cerca proprio la parola esatta che descriva il sentimento provato.

La terza ed ultima condizione, la congruenza, prevede che «il terapeuta sia, nell’ambito della relazione, autentico e ben integrato. Nella relazione, cioè, il terapeuta è liberamente e profondamente se stesso e la sua esperienza reale è fedelmente rappresentata nella coscienza. Non assume perciò in nessun caso atteggiamenti di circostanza» (Rogers e Kinget, 1965). Sarebbe infatti poco plausibile che egli si adoperasse per aumentare la congruenza del cliente senza essere lui stesso in questa situazione. Tuttavia, per evitare che ciò si tramuti in un dato assoluto, in una sorta di ideale di perfezione umana, Rogers contestualizza tutto ciò nell’ambito della relazione terapeutica (anche in base allo “stile personale” del terapeuta).

L’ANALISI BIOENERGETICA (Alexander Lowen)

L’Analisi Bioenergetica è un tipo di Psicoterapia a mediazione corporea per la cura dei disturbi psicofisici.
Agisce contemporaneamente a livello corporeo, mentale ed emotivo per ridurre le tensioni e aiutare la persona a sciogliere quei blocchi fisici, che non permettono di sentire il piacere e la vitalità nel proprio corpo e nella vita.
Le esperienze negative, dall’infanzia ad oggi, possono infatti riflettersi sul corpo creando forti tensioni muscolari (contrazioni) che minano la nostra libertà e il nostro benessere.
Questo approccio si serve di tecniche verbali, respiratorie, di esercizi fisici, di posizioni e contatti corporei, associati a un’analisi psicologica e del carattere per ricreare l’armonia corpo-mente. Il carattere si struttura durante l’infanzia, ed è il risultato del modo di reagire alle situazioni della vita e delle difese che opponiamo alle provocazioni date dall’ambiente: da bambini infatti impariamo molto presto a reprimere le emozioni spiacevoli trattenendo la respirazione e, se questo meccanismo di difesa diventa abituale, si instaurano nel corpo delle tensioni croniche (a livello diaframmatico ma non solo) che limitano la respirazione e la percezione delle emozioni, soprattutto di quelle contenute nella pancia.
Ampliando la respirazione con precise tecniche terapeutiche si ottiene che l’organismo dispone di maggiore energia e che il soggetto comincia a tornare in contatto con le emozioni represse potendo così integrarle all’interno della propria personalità.

Gli esercizi bioenergetici

• Aumentano lo stato di vitalità

• Aumentano l’autostima

• Prevengono e curano ansia e depressione

• Intensificano le sensazioni sessuali

• Favoriscono l’integrazione e la consapevolezza del corpo, che viene percepito come unità

• Abbassano la curva dello stress e rendono più profonda la respirazione

• Rendono la persona più sicura e radicata sulle proprie gambe

• Migliorano l’artrosi, l’osteoporosi, l’artrite reumatoide e le malattie cardiovascolari

• Migliorano la figura e l’armonia dei movimenti, con effetto elasticizzante a livello articolare

• Migliorano la circolazione sanguigna e linfatica, diminuendo i depositi adiposi

• Migliorano la vista